L'uomo e la donna perdono i capelli in modo differente.
Nell’uomo la calvizie inizia con la perdita dei capelli nella zona temporale; si tratta della classica stempiatura che si estende in seguito fino a raggiungere la sommità della testa.
Nella donna invece il processo è più uniforme perché il diradamento coinvolge tutto il cuoio capelluto. Sarebbe ideale intervenire per tempo, al primo segnale, senza indugiare per non rischiare di porre un rimedio quando ormai è troppo tardi.
Perché uomo e donna perdiamo i capelli
Per capire come avviene il processo devi sapere che ogni capello ha un periodo di crescita che dura circa sei anni. Trascorsa questa fase subentra un momento di riposo in cui il capello smette di svilupparsi. Nel bulbo, che è la parte più radicata e profonda del capello, c'è la matrice al cui interno si trovano le cellule germinative. Quando la matrice perde la sua facoltà di generare, il capello cade dopo circa cinquanta giorni. Ci vorranno settanta giorni prima che la matrice generi un altro capello, dunque la caduta è un fenomeno naturale se non ne perdi più di venti al giorno.
Le cause principali dell'indebolimento sono:
- l'assunzione di sostanze tossiche;
- un'alimentazione non corretta;
- forti stress emotivi;
- l'esposizione a radiazioni;
- uso di bigodini, tinture e messe in piega.
Paradossalmente anche il lavaggio può influire sulla caduta. Gli shampoo in commercio spesso contengono eccessive quantità di zolfo; sarebbe auspicabile un esame tricologico prima di procedere all'acquisto di qualsiasi prodotto.